Confluenza nel Fondo di Gruppo del Fondo Pensione ex Banca di Roma
06 Nov 2019
Pubblichiamo, di seguito, il verbale dell'Assemblea straordinaria dei Soci dell'Unione Pensionati UniCredit Gruppo Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise che contiene interessanti notizie in merito alla confluenza del nostro Fondo in quello di Gruppo.
UNIONE PENSIONATI UNICREDIT
GRUPPO UMBRIA LAZIO ABRUZZO E MOLISE
VERBALE DELL’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI
15 OTTOBRE 2019
Il giorno 15 ottobre 2019 alle ore 16,00 nei locali dell’Hotel The Building in Roma via Montebello 26 - si è svolta l’Assemblea Straordinaria dei soci del Gruppo LUAM per discutere e fornire agli stessi maggiori dettagli sull’unico punto posto all’ordine del giorno:
1 - Informativa sulle prossime votazioni attinenti il FONDO PENSIONE:
· Processo di fusione per incorporazione di altri Fondi Pensione;
· Modifiche statutarie.
La Presidente, constatata la presenza di oltre 200 soci, porge un vivo ringraziamento a tutti i presenti per la rilevante partecipazione con particolare riguardo a quelli fuori zona. Chiama quindi a norma dello Statuto, il V. Presidente Francesco Bruno a svolgere la funzione di Segretario ed alle ore 16.15 apre la discussione sull’argomento posto all’ordine del giorno:
1) Informativa sulle prossime votazioni attinenti il FONDO PENSIONE – Processo di fusione per incorporazione di altri Fondi Pensione nel Fondo Pensione di Gruppo – Modifiche statutarie.
La presidente rammenta che, come molti dei Colleghi già sanno, orami da tempo è in corso la rivisitazione complessiva del sistema di welfare di Gruppo, avviato sin dal 2015 con vari accordi tra la banca e le OO.SS. finalizzati all’incorporazione dei vari Fondi Pensione nel Fondo di Gruppo al fine di conseguire una più ordinata gestione e risparmio di costi. Siamo ora arrivati all’ultimo step con il progetto di incorporazione dei Fondi Banca di Roma, G. Caccianiga (Treviso), C.R di Trieste e infine C.R. Torino.
Il 18 ottobre (in 1° convocazione) e dal 25 ottobre al 6 dicembre (in 2° convocazione) dovremo votare per l’approvazione delle suddette fusioni e per alcune modifiche statutarie proposte dal C.d.A. Sono due quesiti per i quali però è prevista una unica risposta. In questi giorni stiamo ricevendo le schede ed il materiale per la votazione.
In merito agli orientamenti di voto, che molti colleghi hanno richiesto, la Presidente richiama alcune mail del nostro Gruppo e della Segreteria Nazionale con le quali si invitava per il momento a soprassedere nell’invio delle schede, nelle more di fornire approfonditi chiarimenti sulla questione. E’ stato deciso pertanto di convocare questa Assemblea Straordinaria per illustrare tutti i dettagli sull’argomento a fronte di inesatte e allarmistiche voci ed opinioni circolate in questi giorni.
La Presidente quindi invita Antonio Gatti, nostro Consigliere nel Fondo, ad illustrare e chiarire la situazione e rispondere alle eventuali domande che al termine verranno poste dagli intervenuti.
In chiusura darà la parola a Maurizio Beccari per un aggiornamento su Uni.C.A.
Prende quindi la parola Antonio GATTI Informa che i due Consiglieri di Amministrazione del Fondo, lui e Ebreo, stanno partecipando ad Assemblee presso i vari Gruppi, per illustrare adeguatamente i contenuti del Referendum cui siamo chiamati e per rispondere ai vari quesiti sollevati dal Colleghi.
Gatti ha già partecipato ad Assemblee in Veneto e in Emilia, seguirà la Campania la Sicilia e la Sardegna.
Entra quindi nel merito del Progetto di Fusione, avviato sin dal 2015 dalla Banca per conseguire semplificazione e contenimento dei costi di gestione, fusione prevista dalla L.252 che si pone come “Obiettivo di Sistema” la concentrazione dei Fondi, che, se in numero contenuto, possono essere più facilmente vigilati, e, se realizzata, comporta la creazione di masse critiche più efficacemente gestibili e risparmio di spese. Altre importanti Gruppi bancari hanno già provveduto, altri sono in itinere.
La L. 252 prevede che in caso di fusione di Fondi, sia offerta agli iscritti confluiti la possibilità, su base assolutamente volontaria, di uscire dal Fondo, ottenendo la capitalizzazione della propria rendita, opzione non prevista per i partecipanti al Fondo Incorporante.
In via eccezionale il C.d.A. ha richiesto e ottenuto dalla COVIP, l’Organismo di Vigilanza sui Fondi Pensione, salvo ulteriore conferma, che anche a noi, iscritti “ante” al Fondo incorporante, per i quali non è prevista la capitalizzazione ma solo la rendita, sia eccezionalmente consentita tale possibilità.
Ritiene che la fusione proposta sia positiva in quanto la concentrazione comporta sensibili economie di scala. I patrimoni dei Fondi in ogni caso rimarranno separati e segregati in Sezioni diverse. (attualmente: Sez. I iscritti ante; Sez. II iscritti post; Sez. III Assicurativi; Sez. IV iscritti Fondi a prestazione definita con garanzia esplicita della Banca; eventuali nuove Sezioni degli iscritti al Fondo B.d.R. e agli altri Fondi, come sopra specificati).
L’incorporazione avrà efficacia, esclusivamente sotto il profilo gestionale/ amministrativo, con la direzione da parte di un unico Consiglio di Amministrazione.
Punto assai critico dell’operazione appare il fatto che nel referendum proposto, oltre alla fusione dei Fondi delle aziende del Gruppo (Banca di Roma e altri), siano state presentate ulteriori variazioni statutarie che nulla hanno a che vedere con la confluenza di detti Fondi e che i due quesiti referendari debbano essere necessariamente votati congiuntamente con una sola espressione di voto (approvando l’uno si approva anche l’altro).
Con le variazioni statutarie proposte viene fortemente ridimensionata la nostra rappresentanza, prevedendo anziché un Consigliere effettivo e uno Supplente che comunque partecipa a tutte le riunioni del Consiglio e alle varie Commissioni operative, ben 4 rappresentanti dei pensionati espressi dalla Banca e uno solo di nomina iscritti, in un Consiglio incrementato dagli 11 attuali a ben 30 componenti.
Ma il vero punto critico è l’obbligo dell’automatico recepimento nello Statuto da parte del C.d.A. dei contenuti di Accordi fra la Banca e i Sindacati.
In qualità di Consiglieri rappresentanti dei pensionati, sia lui che Giorgio Ebreo, hanno espresso una posizione decisamente contraria, opportunamente motivata e verbalizzata.
Al momento il nostro Studio Legale incaricato di esaminare le modalità di voto e la formulazione dei quesiti, non ha rilevato importanti punti di forza per impostare una azione legale; resta fermo il fatto che, per essere valido il referendum, si debba raggiungere il quorum dei 2/3 degli iscritti.
Gatti fa poi presente che non ci troviamo di fronte a una liquidazione del Fondo con ripartizione ai singoli iscritti della propria quota di patrimonio, ma alla capitalizzazione della rendita ora percepita moltiplicata per gli anni presunti di vita residua, sulla base delle tabelle ISTAT, e attualizzata, diminuita cioè degli interessi relativi al pagamento anticipato rispetto alle scadenze della rendita. L’importo sarà soggetto per il 100% a tassazione, sulla cui misura peraltro c’è molta confusione (si può ipotizzare una tassazione media
del 25/30% salvo precisazioni richieste all’Agenzia delle Entrate).
La capitalizzazione non tiene conto al 100% della reversibilità; potrebbe generare problemi per le coppie in separazione o in divorzio e comunque per la eventuale successiva reversibilità, stante il diritto soggettivo del coniuge a percepirla.
Chi non richiederà la capitalizzazione, continuerà con la propria rendita, come avviene ora.
La riduzione in atto delle rendite è da attribuire al ben noto negativo andamento finanziario dei mercati a livello mondiale nel 2018; peraltro la conseguente riduzione, imposta dalla legge, che è stata applicata in misura doppia solo dal II semestre di quest’anno, dovrebbe essere recuperato dal gennaio 2020, a seguito del positivo andamento del 2019.
Il nostro Fondo è ben gestito, la quota immobiliare del patrimonio, che produce minor reddito, è in costante diminuzione (ora al 30%) e le vendite vengono sempre realizzate con plusvalenze. Al settembre 2019 il rendimento complessivo si è attestato ad oltre il 5%, cui ha contribuito la parte immobiliare con un rendimento dell’ 1,51% e quella mobiliare (ca il 70% del patrimonio) con l’ 8.70%. Il nostro Fondo non è assolutamente a rischio per il futuro in quanto le regole prevedono l’adeguamento delle rendite agli effettivi rendimenti del patrimonio, sia in aumento che in diminuzione, per garantire la sostenibilità nel tempo, verificata di anno in anno con la redazione di un Bilancio Tecnico.
Gli “zainetti” sono calcolati da un attuario che deve garantire comunque il permanere di un patrimonio ampiamente sufficiente per corrispondere la pensione, per tutta la vita, a tutti gli aventi diritto che restano nel Fondo.
E’ probabile che in caso di mancato raggiungimento del quorum l’Organo di Sorveglianza COVIP, nell’ottica di un “obiettivo di sistema”, intervenga d’autorità per la realizzazione della fusione.
Al momento non appare, per i pensionati, economicamente conveniente optare per la capitalizzazione, salvo a coloro che abbiano pesanti impegni finanziari in essere o progetti di investimento che potrebbero essere soddisfatti con l’incasso dello “zainetto”. Peraltro si sottolinea che per l’adesione alla capitalizzazione è richiesta la rinuncia “tombale” a qualsiasi azione o rivendicazione futura, anche in caso di accertati errori nei conteggi o successive imposizioni fiscali ad oggi non previste.
I rendimenti del capitale eventualmente incassato con la capitalizzazione saranno ovviamente molto modesti (il BTP decennale offre ora una cedola lorda dello 0,60% annuo) assolutamente non raffrontabile con le attuali pensioni che offrono un rendimento della propria quota di patrimonio attorno al 10%. Si consideri inoltre che, soprattutto in caso di Colleghi monoreddito, la rendita del Fondo offre una discreta integrazione per un tenore di vita migliore.
In conclusione, la scelta se aderire o meno, è strettamente personale e dettata dalle proprie condizioni economiche. Se non personalmente interessati alla capitalizzazione, che comunque potrebbe ugualmente realizzarsi su autorizzazione della COVIP, d’intesa con la posizione assunta dall’Unione Pensionati, vi invitiamo a NON ESPRIMERE IL VOTO, non inoltrando la scheda che altrimenti contribuirebbe al raggiungimento del quorum, per evitare di favorire l’entrata in vigore delle negative modifiche statutarie,
assolutamente da contrastare.
Al termine dell’esposizione molti Colleghi, fra cui Giuseppe Leopardo, Massimo Toniolo, Paolo Tagliaferro, Fabiano Epifani, Piero Giannuzzi, Francesco Pisasale, Mario Enriquez, Costantino Proietti, Vincenzo Castiglione e altri, pongono una serie di domande al nostro Consigliere, che in parte si riportano:
- D.: In Consiglio i Pensionati sono comunque in minoranza; quale sarebbe il nostro peggioramento nel caso passino le variazioni Statutarie?
R.: Un conto essere 2 rappresentanti su un totale di 11 Consiglieri, un altro esserne solo 1 eletto dagli iscritti e 4 rappresentanti dei pensionati designati dalla Banca ( che non ha alcuna rappresentatività nei confronti della nostra categoria), su 30 Consiglieri!
- D: La garanzia esplicita di Unicredit ci sarà per i Colleghi che non aderiscono ma continuano a percepire la rendita?
R:. La garanzia UniCredit è valida solo per la Sez. IV, tutte le altre Sezioni erogano le rendite in relazioni ai rendimenti del patrimonio.
- D.: Considerato che i Consiglieri di nomina degli iscritti sono di fatto espressione delle OO.SS., salvo quelli indicati dall’Unione, non si ravvisa un conflitto di interessi fra Consiglio e OO.SS.?
R.: In effetti tale conflitto sussiste. Abbiamo più volte richiamato l’esigenza di una congrua
proporzionalità (attivi/pensionati) della rappresentanza in Consiglio; abbiamo contattato anche forze politiche per la modifica della legge.
- D:: Si chiede quale sia il vantaggio di unica gestione se le regole dei vari Fondi sono diverse. Dove è la positività di una unica governance?
R.: Gestione unitaria degli assets, masse critiche e risparmio nei costi.
Particolarmente approfondito l’intervento di Enriquez che riporta come, sulla base degli elementi ampiamente rappresentati nell’ultimo bilancio del Fondo, abbia personalmente calcolato un Bilancio Tecnico dal quale rileva che le attuali rendite, forse per un eccesso di prudenza dell’Attuario a tutela dei futuri pensionati, sono inferiori a quanto il Fondo stesso potrebbe mensilmente erogare.
Conseguentemente anche la capitalizzazione risulta sottodimensionata Chiede pertanto che l’Unione si faccia promotrice della nomina di un Attuario di parte che rediga un Bilancio Tecnico e verifichi sia il Bilancio del Fondo che, conseguentemente, criteri e calcoli dell’offerta di capitalizzazione.
Gatti, in chiusura, impegnandosi a riportare alla Segreteria Nazionale tale ultima richiesta, che ritiene opportuna, e nel richiamare le motivazioni della non convenienza della capitalizzazione, ribadisce l’opportunità, almeno per i Colleghi non interessati allo “zainetto”, di astenersi dal voto non inoltrando la scheda presente anche la forte negatività delle modifiche statutarie proposte.
La Presidente ringrazia Gatti per l’esaustiva relazione e le esaurienti risposte ai vari quesiti posti dai Colleghi; passa quindi la parola a Beccari per una informativa su Uni.C.A.
BECCARI fa presente che al momento non è stato ancora definito il percorso per il rinnovo delle coperture sanitarie per il biennio 2020/2021 (tempistica, prezzi e prestazioni). A breve ritiene di poter dare una informativa più completa. Rammenta peraltro che dal 4 al 29 novembre si svolgono le votazioni per il rinnovo delle cariche sociali della Cassa. Trascorso il “periodo sabatico”, si è nuovamente candidato per la carica di Consigliere.
La Segreteria Nazionale dell’Unione lo ha indicato come candidato ufficiale dei pensionati, invitando gli iscritti a votarlo insieme al Revisore Fiorenza Sibille. Raccomanda di votare numerosi per attestare nei confronti della Banca e della Cassa l’interesse dei pensionati per questo importante benefit.
Esauriti i punti all’Ordine del Giorno, la Presidente ringrazia tutti gli intervenuti e chiuse l’Assemblea alle ore 18,30
Il Segretario La Presidente
Francesco Bruno Carmen d'Amato